FIN
 
Calendari agonistici, partenza rinviata a data da destinarsi
 
 

Nei giorni scorsi il consiglio del Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta si è riunito per affrontare il tema dell’emergenza Covid alla luce delle ultime disposizioni governative. Il presidente Gianluca Albonico, i vicepresidenti e i consiglieri hanno preso atto delle oggettive difficoltà manifestate dai gestori degli impianti, costretti a confrontarsi con costi rilevanti che non possono essere compensati da un’utenza fortemente e forzatamente ridotta.

 

L’incertezza legata all’eventualità - non remota - di ulteriori misure restrittive rende ancor più complicato mantenere fruibile una piscina. La maggior parte dei gestori consultati ha comunicato la volontà di non riaprire, almeno per il momento, anche in considerazione delle notevoli problematiche già fronteggiate durante il lockdown della scorsa primavera.

 

Premesso tutto ciò, e con l’auspicio che possano presto ricrearsi le condizioni per permettere a tutti i tesserati di allenarsi nelle medesime condizioni, il consiglio regionale ha quindi rimandato la ripartenza dei calendari a data da destinarsi, in osservanza del DPCM del 24 ottobre e dei successivi chiarimenti del 27 ottobre (art.1, comma 9, lettera e), riportati al fondo del comunicato.

 

La volontà resta quella di consentire agli atleti del nostro comitato regionale di tornare a gareggiare, magari iniziando da concentramenti su base locale in modo da evitare lunghi spostamenti e manifestazioni troppo affollate. Tutto questo, naturalmente, in accordo con le ultime disposizioni che chiedono espressamente di non creare assembramenti, e lasciando da parte forzature interpretative in contrasto con i protocolli sanitari attuali e con il buon senso.

 

 

Ad oggi, il decreto del 24 e chiarimenti del 27 ottobre recitano:

 

Attività sportiva (art.1, comma 9, lett. e), f) e g).

Diversamente dal precedente D.P.C.M., per effetto del nuovo provvedimento (art.1, comma 9, lettera e), gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, restano consentiti solo nel caso in cui si tratti di eventi e competizioni riconosciuti di interesse nazionale nei settori professionistici e dilettantistici. Rispetto al precedente regime, sono quindi ora oggetto di sospensione anche le manifestazioni sportive di interesse regionale.

La disposizione in commento, sempre allo scopo di ridurre al massimo le occasioni di potenziale contagio, prevede che le manifestazioni sportive in questione siano consentite "a porte chiuse", se tenute in impianti, ovvero senza la presenza di pubblico, se all'aperto, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva.

 

La FIN nazionale ha chiarito che:

“La Federazione Italiana Nuoto - attenendosi scrupolosamente a quanto disposto - comunica che le attività di interesse nazionale sono quelle che coinvolgono gli atleti tesserati alla Federazione Italiana Nuoto (di ogni settore e categoria di età) nell'ambito delle competizioni inserite nei calendari e nei regolamenti federali delle singole discipline”.


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Pubblicata il 01/11/2020
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